A Gorizia è nuovamente tempo di “Contemporanea”. La serie di seminari di approfondimento legati agli insegnamenti di Storia contemporanea e delle Comunicazioni di massa e di Culture politiche in Europa del Corso di laurea in Relazioni Pubbliche dell'Università degli studi di Udine, che si tiene nel capoluogo del Friuli Orientale, avviata nel 2021/2022 e sviluppata durante il primo semestre dell'anno accademico in corso, continua anche nel secondo semestre.

Il primo appuntamento è fissato per martedì 23 maggio alle ore 15, quando nell'Aula magna del Polo Santa Chiara (via Santa Chiara 1, Gorizia), Adriano Cirulli, ricercatore di Sociologia dei processi culturali e comunicativi del DMIF dell'Ateneo friulano, condurrà un incontro dal titolo Unità nella diversità. Identità, cultura, politica e autogoverno in Europa, incentrato sui contenuti dei suoi due libri Etnoregionalismi. Teorie e problemi e L'ascia e il serpente, dedicati rispettivamente alla complessa realtà dei nazionalismi periferici e delle relative istanze autonomiste e indipendentiste  nel nostro continente, tra Novecento e anni Duemila, e più in dettaglio alla questione basca.

Il secondo incontro, che avrà luogo nella stessa sede mercoledì 24 maggio ma con inizio alle ore 14, si intitola Comunicare la storia. Le ‘Lotis dal Cormôr’ tra web, radio e audiovisivo: Lorenzo Fabbro, Paolo Cantarutti e Caterina Vignaduzzo, presenteranno le diverse iniziative di documentazione e divulgazione realizzate nel 2020 in occasione del settantesimo anniversario delle Lotis dal Cormôr, uno tra i fatti più importanti e particolari della storia del Friuli del secolo XX.

Quelle di “Contemporanea” sono attività indirizzate in primo luogo agli studenti di Relazioni Pubbliche, a partire da coloro che devono sostenere gli esami di Storia contemporanea e delle Comunicazioni di massa e di Culture politiche in Europa, tuttavia non è esclusa la partecipazione del pubblico esterno.

I due nuovi appuntamenti della serie “Contemporanea” sono realizzati con il coordinamento di Marco Stolfo, che insegna Storia contemporanea e delle Comunicazioni di massa a Gorizia ed è ricercatore di Storia delle relazioni internazionali all'Università degli studi di Torino, e con il sostegno finanziario della Fondazione CARIGO.