Negli ultimi vent'anni la presenza della lingua friulana è cresciuta in termini quantitativi e qualitativi anche nei mezzi di comunicazione. In tale contesto, giova fare una distinzione tra media in lingua friulana (o per la maggior parte in lingua friulana) e media in lingua italiana ove sono presenti anche articoli, pagine, rubriche o programmi in friulano.
Alla prima categoria appartengono l'emittente radiofonica Radio Onde Furlane, che dal 1980 fa informazione, comunicazione, cultura e intrattenimento in lingua friulana per almeno il 70% del suo palinsesto, e lo storico mensile monolingue di informazione La Patrie dal Friûl.
Fin dalla sua fondazione, la radio è stata sempre «più di una radio» - un laboratorio di creatività e un centro di aggregazione e di promozione culturale che ha influito in maniera significativa e positiva sul corpus e sullo status della lingua, non solo con l'attività radiofonica, ma anche attraverso produzioni audiovisive, editoriali e musicali, progetti televisivi e multimediali e iniziative di linguistica applicata - e negli ultimi vent'anni ha consolidato la sua posizione, anche grazie al potenziamento del proprio segnale analogico e, soprattutto, alla sua presenza on line tramite il sito, lo streaming, i podcast e i social media. Anche La Patrie dal Friûl ha rafforzato la sua presenza nella comunità friulana. È inoltre presente in maniera significativa in rete e la sua pagina Facebook è la più longeva fra quelle in lingua friulana.
Altre esperienze di media interamente in lingua friulana sono il periodico di informazione free press Il Diari, pubblicato in diversi formati tra il 2005 e il 2013, e la rivista per bambini Alc&cè!, distribuita a cadenza periodica nelle scuole in allegato al settimanale La Vita Cattolica.
Lo sviluppo di internet ha giovato alla diffusione della lingua friulana attraverso la creazione di numerosi siti, blog, pagine e gruppi Facebook.
Contenuti in lingua friulana sono disponibili, seppur in quantità limitata, anche in diversi mezzi di comunicazione in italiano. Ciò accade saltuariamente sul principale quotidiano locale, il Messaggero Veneto, laddove fino a qualche anno fa, circa una volta al mese, veniva pubblicata una pagina a cura della Società Filologica Friulana. E, invece, assai più raro sull'edizione di Udine del Gazzettino, mentre nulla del genere accade su Il Piccolo, quotidiano triestino diffuso anche nel Friuli Orientale e in parte nella Bassa Friulana. Più confortante è la situazione relativa ai media della Diocesi di Udine (Radio Spazio 103, con qualche programma, e il settimanale La Vita Cattolica con la sua Pagjine Furlane), così come quella legata ai settimanali Il Friuli e la Voce Isontina, periodico diocesano di Gorizia, che propone mensilmente una pagina in friulano.
Con l'eccezione dei programmi realizzati con il sostegno dei finanziamenti pubblici (ad esempio il format per bambini Maman!), è difficile trovare la lingua friulana sulle emittenti televisive private locali. La stessa è ancora presente in maniera limitata - al di sotto della soglia minima di quanto previsto dalla Legge 482/1999 e dal suo regolamento di attuazione e senza le strutture organizzative e redazionali che la concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo garantisce per altre minoranze linguistiche - nella programmazione regionale della Rai, con la rubrica radiofonica Vuê o fevelìn di… e con qualche sporadica proposta televisiva.