Corso per insegnanti: Quale friulano a scuola?
NOVEMBRE 2025 – FEBBRAIO 2026 A cura di Fabiana Fusco, Serena Martini e Gabriele Zanello
NOVEMBRE 2025 – FEBBARIO 2026 / AULA 3 AREA DELLA FORMAZIONE, VIA MARGRETH 3A, UDINE
VENERDÌ 14 NOVEMBRE 2025 (ORE 15–18)
I “fondamentali" della scrittura del friulano: lingua standard e varietà | GABRIELE ZANELLO (Università di Udine)
MARTEDÌ 25 NOVEMBRE 2025 (ORE 15–18)
Il linguistic landscape friulano: spazi pubblici e iniziative private | LUCA MELCHIOR (Alpen-Adria- Universität Klagenfurt)
GIOVEDÌ 18 DICEMBRE 2025 (ORE 15–18)
La lingua friulana e il quadro delle New Literacies: a che punto siamo? | SERENA MARTINI (Università di Udine – Università di Modena Reggio-Emilia)
GIOVEDÌ 15 GENNAIO 2026 (ORE 15–18)
Lingua friulana e giornalismo: l’attualità in marilenghe | ERIKA ADAMI (giornalista)
GIOVEDÌ 22 GENNAIO 2026 (ORE 15–18)
Il friulano dei materiali didattici: osservazioni a partire dal PRIN MinEdu | PAOLA SOLERTI (ISIS ‘C. Deganutti’ di Udine)
GIOVEDÌ 12 FEBBRAIO 2026 (ORE 15–18)
La lingua friulana letteraria alla prova della didattica | DAVIDE TURELLO (Otto-Friedrich- Universität Bamberg)
GIOVEDÌ 19 FEBBRAIO 2026 (ORE 15–17)
Quale didattica del friulano per i neoparlanti? | FABIANA FUSCO (Università di Udine)
Una delle preoccupazioni più sentite fra coloro che si preparano all’insegnamento di lingua e cultura friulana nella scuola o che vi si dedicano quotidianamente riguarda il modello di lingua che la scuola dovrebbe proporre, e in questo contesto il problema evocato con maggiore frequenza è quello del rapporto tra varietà parlata e lingua standard.
Per la gran parte delle lingue minorizzate o poco diffuse, infatti, si è posto in passato o si pone nel presente il problema della standardizzazione, cioè dell’elaborazione di un modello linguistico che funga da riferimento per la comunità dei parlanti.
Le istituzioni linguistiche e culturali, e in particolare la scuola, svolgono un ruolo di mediazione fondamentale nella pianificazione linguistica, cioè nello sviluppo e nella codificazione della lingua che la comunità accetta come corretta, e anche nella promozione dell’uso della lingua da parte dei suoi potenziali parlanti.
Gli insegnanti, dunque, per un verso sono continuamente a contatto con la variazione linguistica basata sull’uso, per un altro sono consapevoli delle questioni di uniformità grafica e di standardizzazione, cosicché la loro attenzione si concentra a volte sulla “lingua autentica”, ovvero sulla lingua praticata dai parlanti nei diversi ambiti d’uso, a volte sulla necessità di lavorare con materiali molto eterogenei dal punto di vista della standardizzazione.
Il corso si propone di mettere a tema il dibattito sul rapporto tra norma e variazione linguistica, soprattutto quando queste considerazioni riguardano la didattica delle lingue e gli strumenti a essa destinati. Esso, dunque, presenterà il problema della standardizzazione grafica e morfologica, proporrà una panoramica sui modelli di testualità “pubblica” (linguistic landscape, media, materiali didattici, testi letterari), e infine si soffermerà sulla questione della didattica del friulano per i neoparlanti o per quanti provengono da famiglie con background migratorio.
È possibile iscriversi al corso — ENTRO IL 13 NOVEMBRE 2025 — attraverso il sistema informatico Esse3
La partecipazione al corso è gratuita, è previsto unicamente il pagamento della marca da bollo da 16 euro, attraverso PagoPA, al termine della procedura web di immatricolazione.
A fronte della frequenza di almeno due terzi delle ore di lezione verrà rilasciato regolare attestato.
Il corso è valido come titolo culturale per l’iscrizione nell’Elenco regionale degli insegnanti con competenze riconosciute per l’insegnamento della lingua friulana.
Informazioni alla pagina www.uniud.it/it/inseg_friulano7


